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lunedì 4 aprile 2011

Per riflettere ...

La mia vuol essere una provocazione, una provocazione che serva da stimolo, perché come vi dico sempre è importante pensare, riflettere, anche su tutto ciò che sta accadendo riguardo ai migranti, alle soluzioni che si cerca di prendere, alle polemiche che si sentono nei telegiornali...  Non dobbiamo essere dei pecoroni, dobbiamo avere una nostra opinione. Certo è che, come cristiani, saremmo chiamati a vivere e professare determinati valori... Ma l'amore verso l'altro è un "obbligo" solo per il cristiano? 
Io non voglio aggiungere nulla a quello che troverete sotto se non due piccolissime cose. Fate molta attenzione alle due vignette, rifletteteci e poi provate a rileggervi l'inno alla carità di S. Paolo. 



Se parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna. E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sono nulla. E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per esser bruciato, ma non avessi la carità, niente mi giova. La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell'ingiustizia, ma si compiace della verità. Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. La carità non avrà mai fine. Le profezie scompariranno; il dono delle lingue cesserà e la scienza svanirà. La nostra conoscenza è imperfetta e imperfetta la nostra profezia. Ma quando verrà ciò che è perfetto, quello che è imperfetto scomparirà. Quand'ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino. Ma, divenuto uomo, ciò che era da bambino l'ho abbandonato. Ora vediamo come in uno specchio, in maniera confusa; ma allora vedremo a faccia a faccia. Ora conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch'io sono conosciuto. Queste dunque le tre cose che rimangono: la fede, la speranza e la carità; ma di tutte più grande è la carità! (1 Cor 13,1-13)

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