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giovedì 17 novembre 2011

I "nostri" miti cosmogonici... /2

Eccoci alla "seconda" puntata. Qua sotto potete trovare altre storie (non ancora tute) che, come quelle pubblicate ieri, sono state scritte dai miei studenti.


Il mito dell'inizio

All'inizio c'era solo il Caos. Dal Caos si formò il Grande Creatore. Egli prese tante rocce che fuse per formare una terra solida. Poi prese delle rocce incandescenti e formò le stelli ed il Sole. Con i crateri che si formarono creò la luna. Commosso per il suo lavoro, il Grande Creatore pianse e le sue lacrime formarono le acque. Dall'acqua estrasse poi il fango che servì per formare la terraferma. Il Grande Creatore formò dei mucchi di fango per le montagne e poi creò la vegetazione. Infine, per non sentirsi solo, con il pane formò l'uomo e la donna.

La creazione

Tutto cominciò da un'immensa quantità d'acqua dove vivevano due pesci che si chiamavano Ying e Yang. Dall'unione dei due animali si formarono delle uova che quando si schiusero diedero vita a tanti piccoli atomi che poi si unirono ed esplosero. Dalla grossa esplosione si crearono: i pianeti; le stelle; i satelliti e le galassie.
Yin e Yang si innamorarono di un piccolo pianeta da loro chiamato Terra. Era solo una distesa di acqua e sabbia ma loro per migliorarlo diedero vita alla vegetazione. Da ogni pianta i due pesci ricavavano nutrimento e tutto quello che avanzava si trasformava in uomini. L'umanità per venerare i due dei Ying e Yang costruirono delle montagne dove i due animali potevano vivere tranquillamente.

In principio

All'inizio c'erano il mare e la terra che vivevano non si sa dove. Innamorati pazzi l'uno dell'altra decisero di sposarsi e di avere dei figli. Così nacquero gli animali. Il mare e la terra videro che i loro figli erano affamati e quindi crearono le piante per sfamarli. Alcuni animali provarono a volare ma visto che non c'era un cielo non poterono farlo. Così il mare e la terra crearono il cielo. Il mare e la terra videro che i loro figli non potevano dormire a causa della luce, per questo divisero il tempo per dormire (la notte) da quello per restare svegli (il giorno).
Fu così che nacquero le tenebre e la luce.