Cari studenti e genitori,
nelle prossime settimane sarete chiamati a esprimervi sulla
scelta di avvalervi dell’insegnamento della religione cattolica.
Si tratta di un appuntamento di grande responsabilità perché
consente, a voi studenti, di riflettere sulla validità di tale proposta e di
decidere personalmente se farne risorsa per la vostra formazione e, a voi
genitori, di ponderare le possibilità educative offerte ai vostri figli.
Vogliamo dirvi che vi siamo vicini, condividiamo i dubbi e
le speranze che abitano il vostro cuore di fronte alle ricadute che le
contraddizioni del momento presente e le incertezze del futuro hanno sulla
scuola; partecipiamo al vostro anelito di verità e di sicurezza, impegnati,
insieme a tutte le persone di buona volontà, in particolare mediante lo
strumento dell’insegnamento della religione cattolica, a fare della scuola uno
spazio educativo autentico per le nuove generazioni, un luogo di formazione
alla pacifica convivenza tra i popoli e di confronto rispettoso, sotto la guida
di veri maestri e di convinti educatori.
La Chiesa è dalla vostra parte, si fa carico di ogni vostra
fatica, vuole offrirvi il supporto della sua bimillenaria esperienza a servizio
dell’uomo e delle sue più profonde aspirazioni, vuole aiutare voi studenti,
attraverso l’opera di insegnanti professionalmente competenti e spiritualmente
motivati, a leggere e interpretare la cultura letteraria, artistica e storica
in cui siete nati e cresciuti, o dove siete approdati in seguito a scelte di
vita o a esodi forzati. L’insegnamento della religione cattolica è una
disciplina che tiene viva la ricerca di Dio, aiuta a trovare risposte di senso
ai “perché” della vita, educa a una condotta ispirata ai valori etici e,
facendo conoscere il cristianesimo nella tradizione cattolica, presenta il
Vangelo di Gesù Cristo in un confronto sereno e ragionato con le altre
religioni. Afferma a questo proposito Papa Benedetto XVI: «una cultura
meramente positivista che rimuovesse nel campo soggettivo come non scientifica
la domanda circa Dio, sarebbe la capitolazione della ragione, la rinuncia alle
sue possibilità più alte e quindi un tracollo dell’umanesimo, le cui
conseguenze non potrebbero essere che gravi. Ciò che ha fondato la cultura
dell’Europa, la ricerca di Dio e la disponibilità ad ascoltarLo, rimane anche
oggi il fondamento di ogni vera cultura» (Discorso all’Incontro con il mondo
della cultura al Collège des Bernandins, Parigi 12 settembre 2008).
Nel cuore di una formazione istituzionalizzata come quella
della scuola, in continuità con la famiglia e in preparazione alla vita sociale
e professionale, l’insegnamento della religione cattolica è un valore aggiunto
a cui vi invitiamo a guardare con fiducia, qualunque sia il vostro credo e la
vostra estrazione culturale. In forza delle sue ragioni storiche e della sua
valenza educativa, esso è di fatto capace di proporsi come significativa
risorsa di orientamento per tutti e di intercettare il radicale bisogno di
apertura a dimensioni che vanno oltre i limiti dell’esperienza puramente
materiale.
Cari genitori e docenti, a voi rivolgiamo il caloroso invito
a operare insieme perché non manchi alle giovani generazioni l’opportunità di
una proposta inerente la dimensione religiosa e di una cultura umanistica e
sapienziale che li abiliti ad affrontare le sfide del nostro tempo.
Roma, 15 novembre 2011
LA PRESIDENZA DELLA CEI
Fonte: chiesacattolica.it