Ieri sera a casa mia, durante la cena, mia sorella chiedeva a mio babbo il significato e l'origine della parola "Epifania", la festa di oggi. Qua in Italia siamo abituati, oggi, a "festeggiare" l'arrivo della Befana, con la calza piena di dolci o... carbone. E per qualcuno, forse, l'arrivo dei Magi a Betlemme.
In tanti Paesi dell'America Latina è oggi il giorno in cui si ricevono i regali e non Natale perché sono proprio i Re Magi, con i loro cammelli (e non babbo natale con le renne) a portare i doni. Qual è il vero significato della festa di oggi?
"L’Epifania è la prima manifestazione di Cristo all’umanità e
viene ricordata attraverso la visita dei Magi alla mangiatoia. A guidare i
"Sapienti" da Oriente a Gerusalemme, verso la grotta per adorare il
Bambino appena nato, come raccontato dal Vangelo di Matteo, è la stella cometa,
meglio conosciuta come la Stella di Betlemme. Un fenomeno astronomico che
accompagna nel racconto evangelico la nascita di Gesù ed è ricco di significati
storici, scientifici e spirituali.
«Non risulta che ci sia un registro storico di un evento
astronomico all’epoca – spiega Padre José Gabriel Funes, direttore della
Specola vaticana, in un’intervista alla Radio Vaticana – ma questo non vuol
dire che non ci sia stato. Quello che sappiamo, grazie soprattutto a chi studia
la Bibbia, è che l’evangelista Matteo cerca di far vedere nei racconti
dell’infanzia di Gesù che in Gesù si compiono le Scritture. Ha un significato
spirituale molto profondo e molto bello». Spesso, in eventi come quelli
astronomici, si cerca un’associazione tra scienza e storia. Padre Funes in
questo caso sottolinea soprattutto l’importanza del significato spirituale,
«che ha un fondamento anche nella storia, cioè significa la nascita di Gesù».
Il direttore della Specola vaticana, oltre a spiegare dal
punto di vista scientifico il fenomeno astronomico della cometa, insiste sul
legame tra fede e scienza: «Molte volte nella nostra cultura quotidiana, che
talvolta è un po’ superficiale, scienza e fede vengono presentate come nemiche
in una guerra santa. Invece no, i Magi sono per noi un esempio di come entrambe
possano aiutarsi a vicenda, essere integrate e vivere in armonia. I Magi sono
pellegrini, sono quelli che cercano la verità e per noi sono degli esempi». La
visita dei Magi, secondo padre Funes, rappresenta un’immagine significativa per
i nostri tempi e molto attuale per parlare della Chiesa, «presente tra i poveri
e tra i pastori, ai quali viene annunciata per primi la nascita di Gesù»."
Fonte: avvenire online