Questa mattina mentre ero su fb mi è caduto l'occhio su questa immagine postata da un amico. Personalmente sono "innamorato" del Piccolo Principe così mi sono subito fiondato a vedere di cosa si trattava e... mi è piaciuto subito ciò che ho trovato. Il dialogo che vi ho tradotto e messo mi sembrava uno spunto positivo per riflettere un po'. Sapete benissimo che a me la tecnologia piace, e piace tanto. Non per questo però è giusto vivere con il prosciutto sugli occhi. Non bisogna fare delle crociate contro tutto ciò che è modernità, ma dobbiamo chiederci se ciò che ci viene messo davanti sappiamo usarlo o meno, se è qualcosa che ci fa crescere o meno. Allora chissà, magari nemmeno leggeremo questa storia perché siamo troppo presi a usare il nostro smartphone oppure, forse per sbaglio, ci cadrà l'occhio e chissà, magari penseremo un pochino e forse proveremo a stare meno dentro lo smartphone e un po' di più a contatto con chi abbiamo intorno...
(Fonte: fb; Traduzione: sottoscritto)
(Il capitolo perso del Piccolo Principe)
L’ottavo pianeta era abitato per un Nativo Digitale. Aveva
uno smartphone nella mano e non smetteva di toccarlo con le dita.
- Buon giorno! – disse il Piccolo Principe.
- Sto parlando con i miei amici – risposte il Nativo senza alzare lo sguardo.
- Ma sei solo. Dove sono i tuoi amici?
- Di qua… di là … - rispose il Nativo.
- Andiamo a vedere il tramonto?
- Non posso – ripose il Nativo – Sto parlando con i miei amici.
- Ma sei solo.
- No, alcune volte ci vediamo di persona, però la maggior parte del tempo ci comunichiamo tramite smartphone. È molto meglio! Non devo andare da nessuna parte e nemmeno loro.
- E a che serve avere amici se quasi mai li vedi?
- Risparmio tempo.
- Tempo per che? – chiese il Piccolo Principe.
- Per conversare con gli amici.
A volte non vale la pena avere degli amici – pensò il
Piccolo Principe – se uno sempre deve stare solo.
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