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domenica 27 febbraio 2011

Ebrei in Europa tra Otto e Novecento

Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea CDEC Onlus
Una storia particolare. Ebrei in Europa tra Otto e Novecento


Parole chiave:
Ghetti (età moderna - Italia): quartieri cinti da mura in cui gli ebrei erano tenuti ad abitare e da cui potevano uscire soltanto durante il giorno. Il primo ghetto fu eretto a Venezia nel ma il vero modello del sistema-ghetto furono i serragli voluti da papa Paolo IV nel in tutto lo Stato della Chiesa, dei quali il più importante fu quello romano soppresso definitivamente soltanto nel 800 quando la città divenne la Capitale d’Italia.

Ghetti
(età contemporanea - Europa Orientale): a partire dall’autunno del 19 i nazisti crearono un nuovo modello di ghetto: in molte città dell’Europa Orientale gli ebrei furono concentrati in aree urbane, cinte da mura, senza contatti con la popolazione “ariana”. Lì furono sottoposti a una dura vita di stenti, privazioni
e malattie. In una seconda fase vennero uccisi in massa in località limitrofe o nei campi di sterminio. Gli ebrei non rimasero inermi di fronte alle deportazioni, come testimonia la rivolta del ghetto di Varsavia ( 9 aprile 9 ).

Shtetl: villaggi agricoli dell’Europa Orientale abitati quasi esclusivamente da ebrei in cui trovarono terreno fertile la cultura e il folklore narrati in tanta letteratura yiddish. Il sistema degli shtetl fu spazzato via negli anni della Shoah.

Pogrom: violente aggressioni a ebrei da parte di popolazione e polizia locale (secondo i casi, direttamente coinvolta o silenziosamente connivente) frequenti nell’Impero Russo di fine Ottocento.

Aròn (Aròn ha-Kòdesh): lett. “Armadio Santo” in cui nelle sinagoghe sono custoditi i rotoli della Torà rivestiti di tutti i paramenti; è posizionato sulla parete orientale dell’edificio, rivolta verso Gerusalemme.

Tevà:  lett. “pulpito”, elemento centrale dell’arredo sinagogale da cui si leggono i rotoli della Torà.

Shabbat:  il sabato, settimo giorno della settimana, in cui, in ricordo delle fasi della creazione del mondo come stabilito nei Dieci Comandamenti, si cessa ogni lavoro. È la festa più importante del calendario ebraico.

Torà: i primi cinque libri del Vecchio Testamento (Pentateuco) costituiscono il cuore della legge ebraica. Le versioni trascritte su rotolo pergamenaceo con inchiostri specifici ad opera di amanuensi speciali si chiamano Sefer Torà (lett. “libro della legge”): rivestiti di splendidi vesti e argenti, vengono custoditi nell’Aròn e usati per la lettura durante le funzioni in sinagoga.

Kàsher: lett. “idoneo”. La Kasherùt, cioè l’insieme di ciò che è idoneo, identifica i cibi leciti per gli ebrei in base alle complesse norme della legge ebraica che regolano l’alimentazione e che investono sia la natura dei cibi (specie consentite e vietate) sia le modalità di preparazione degli stessi.

Jewish Infantry Brigade Groupe: le tragiche notizie che arrivavano dall’Europa nelle comunità ebraiche della Palestina Ottomana spinsero il leader sionista Chaim Weizmann a chiedere l’istituzione di un corpo militare ebraico (cosa che non accadeva da duemila anni) che affiancasse gli Alleati nella guerra contro l’Asse. Il permesso fu infine accordato e la Jewish Infantry Brigade Groupe formata e inquadrata dentro l’Ottava Armata dell’Esercito britannico. La sua bandiera era una stella di David blu in campo bianco tra due strisce blu. I soldati volontari della Brigata Ebraica parteciparono alle battaglie in Emilia Romagna, contribuendo anche alla liberazione della città di Ravenna.



Una produzione della Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea CDEC Onlus

Direzione scientifica: Michele Sarfatti
Progetto e testi: Serena Di Nepi
Coordinamento scientifico: Laura Brazzo
Regia, soggetto e sceneggiatura: Federico Ajello
Selezione e ricerca fonti: Matteo Pasini
Musiche e sound design: Moreno Gileno
Fotografie e riprese: Gabriele Orsini
Post-produzione/Computer graphics/ Compositing: comunicazioni visive.net
Andrea: Andrea Carotenuto
Elisa: Elisa Fontana
Woody: Woody D
Speaker: Mario Fiamoi

Questo film è stato realizzato con un finanziamento dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane con i fondi dell’8 per mille

il tutto è stato preso da: www.cdec.it

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